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Aumento della rendita catastale in Umbria
L’Umbria è la regione che per prima vede l’aumento della rendita catastale, in particolare nei Comuni di Orvieto, Perugia, Spello, Spoleto e Todi.
Il Programma nazionale di riforma
Il Programma nazionale di riforma e la Manovra del Governo prevedono una rivalutazione della rendita catastale in diciassette Comuni, il cui ammontare totale è di 184 milioni. Un terzo dei Comuni coinvolti sono i sopracitati umbri.
Richieste
I Comuni di Orvieto, Perugia, Spello, Spoleto e Todi, insieme a un’altra dozzina, fra cui Bari, Cervia, Ferrara, Lecce, Milano e Roma avevano chiesto una revisione del valori medi di mercato e di quelli catastali degli immobili per determinati quartieri e zone. La richiesta è stata avanzata per rimediare ad alcune incongruenze che avevano portato all'accatastamento di case nel centro storico come case popolari, quindi con una rendita catastale molto più bassa.
Le cinque umbre
Fra le incongruenze rilevate, ci sono immobili situati nel centro storico delle cinque città umbre menzionate:
- A Orvieto una casa sulla Rupe con vista sul Duomo.
- Un attico a Perugia da cui si vede corso Vannucci.
- A Spoleto un appartamento vicino a uno dei luoghi del Festival dei Due Mondi.
- Una casa a Todi o a Spoleto, che vanta alcuni fra i borghi più belli della Penisola.
Altri rincari
Il Programma nazionale di riforma ha portato all’aumento della rendita catastale anche in altri 1300 Comuni che hanno deciso di aggiornare il classamento per variazioni edilizie apportate a determinati immobili. L’ammontare complessivo è di 181 milioni.