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C’è un’Italia sotto l’Italia

C'è un'Italia sotto l'Italia. Non è uno scioglilingua, ma è l'ennesima constatazione dell'enorme importanza storico artistica del nostro paese che, non felice di essere uno splendore al di sopra del suolo, lo è anche al di sotto. Da qualche anno i sotterranei di molte città italiane sono stati riscoperti e aperti ad un pubblico curioso di novità e di bellezza.

Aperti alla nostra sete di conoscenza, dalle Alpi alle Madonie, sono oggi una serie di vie sotterranee, di cunicoli, di cisterne, pozzi e canali con funzioni diverse, a volte di culto, altre di difesa come quelli contro i raid aerei della seconda guerra mondiale,  o di offesa come le cripte adibite a sale di tortura della “santa” Inquisizione, di lavoro giornaliero com'è il caso di lavatoi sotterranei romani, di approvvigionamento idrico. Si tratta di luoghi unici, testimonianza della storia antica che caratterizza la nostra nazione: dai greci agli etruschi, dai romani ai primi cristiani, da epoca medioevale ai nostri giorni.

Una regione in cui molte sono le testimonianze di una vita sottoterra è l'Umbria, soprattutto quella meridionale con molte interessanti possibilità di visita. Scegliendo come base un albergo di Terni potrete visitare in un week-end tre perle dell'Umbria sotterranea: Orvieto, Narni ed Amelia.

La prima, quella di Orvieto vi stupirà per la vastità di sotterranei e delle grotte alcuni dei quali di origine etrusca, altri medioevale e rinascimentale. Narni sotterranea è invece composta da alcuni locali posti al di sotto dell'antico complesso di San Domenico sede di uno dei tribunali dell'Inquisizione, con una cella in cui sono documentate le sofferenza dei reclusi attraverso graffiti non del tutto compresi ancora, una chiesa protoromanica e un impianto romano. Amelia sotterranea, infine, si compone di 10 ambienti con cisterne romane ideate per la raccolta e la conservazione dell'acqua, pressoché inalterate, in una sorta di viaggio a ritroso nel cuore della storia.